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Il Vázquez Montalbán giornalistaEgli ama raccontare che non è stato fino al 1979, con la premiazione de I mari del Sud da parte di Planeta, che ha incominciato a considerarsi uno scrittore. Fino ad allora, nonostante avesse pubblicato numerosi romanzi e poemi, il suo lavoro era quello di giornalista. È stato redattore capo e opinionista di politica internazionale di due riviste che hanno fatto la storia del nuovo giornalismo spagnolo negli anni settanta: Siglo 20 e Triunfo. Ha poi collaborato a riviste come Por Favor, Cau, La Calle, riviste che non esistono piú ma che sono tuttora ricordate per il loro impegno ed il loro spessore culturale. Cau era ad esempio una rivista di urbanismo ed architettura che attraverso queste discipline —visto che il discorso politico era proibito— mirava ad un cambiamento nella società e ad una critica al franchismo. Al Cau collaboró molto anche Gillo Dorfless. Le analisi di Vázquez Montalbán della scena politica, della società, dei fatti di cronaca, della storia sono tuttora illuminanti: egli riesce a scrivere senza lasciarsi prendere dall'emozione dominante e mantenendosi lontano dalle ovvietà che altri articolisti amano scrivere in situazioni spinose come possono essere la crisi della sinistra o gli attentati sanguinari dell'ETA. Dal 1984 lo scrittore scrive su EL PAÍS. Nei primi anni collaborava con dei servizi sul supplemento della domenica o scriveva della storia recente della Spagna. La raccolta dei suoi articoli sulla transizione della Spagna dal franchismo alla democrazia è poi stata pubblicata in un libro, oggi introvabile. Attualmente, una sua breve colonna di opinione, sempre molto incisiva e sugli argomenti piú diversi, vi appare puntualmente ogni lunedí. Egli continua comunque a pubblicare libri di taglio giornalistico, il piú recente dei quali è Un polaco en la corte del Rey Juan Carlos (1996), che non ha interesse in Italia se non per gli appassionati di politica spagnola —o dello scrittore— e che è stato comunque recensito per l'Indice dei libri del mese da Alfonso Botti. Le traduzioni di suoi articoli sono state spesso pubblicate nel corso degli anni in Italia da il Manifesto, direttamente o attraverso Le Monde Diplomatique. Da qualche mese inoltre, Vázquez Montalbán ha iniziato una sporadica collaborazione con la Repubblica, per la quale egli scrive articoli che non vengono pubblicati in Spagna. Vanno ricordate infine le sue collaborazioni con tante altre testate internazionali: la sua produttività è leggendaria in Spagna, tanto che corre voce —da lui severamente smentita— che sia in grado di scrivere contemporaneamente su sette computer mentre cucina allegramente. |