M.V.M.

Creato il
18/9/98.


A cena, purchč sia tanta

AA.VV

Settembre 1998.


Con Luca Fabbri
Vázquez Montalbán con Luca Fabbri della Slow Food.
FIRENZE - Martedí 8 settembre Vázquez Montalbán ha partecipato ad una serata organizzata dalla Arcigola Slow Food, un'associazione gastronomica toscana della quale lo scrittore č un socio entusasta.
Alla cena hanno partecipato altri soci famosi: Paolo Hendel, Francesco Guccini e Sergio Staino, che dovevano presentare l'ultimo libro di Vázquez Montalbán, O Cesare o nulla. Hendel non aveva letto il romanzo, ma se l'č cavata bene facendo ridere tutti con uno spettacolino cabarettistico dei suoi.
La cena č stata luculliana: ricette medievali con materie prime rarissime, paradossalmente in via d'estinzione. L'unico modo di salvare certe specie animali la cui sopravvivenza č in pericolo č, secondo l'Arcigola Slow Food, la commercializzazione dei prodotti alimentari cui danno luogo.
L'incasso della cena, alla quale hanno partecipato 400 invitati, č andato a favore dell'Archivio di Germoplasma vivente dell'Universitŕ de L'Avana a Cuba.
    Collegato all'Arcigola č il libro Pane e companatico, di Marco Noferi e Luca Fabbri, edito nel 1996 dalle Edizioni Cartaverde e per il quale Vázquez Montalbán ha scritto una bella presentazione. Il libro parla di tante materie prime e di tanti piatti e vini tradizionali toscani, riuscendo a portare la gastronomia alla categoria di scienza, o forse di arte. Un esperimento giŕ realizzato da Vázquez Montalbán nel suo libro Contro i gourmet*, (Contra los gourmets, 1985, *inedito in Italia) e in tanti suoi scritti che lo hanno reso popolare.
Pane e companatico include anche una storia di Sergio Staino, una postfazione con Francesco Guccini ed una interessante bibliografia.


MANTOVA - Per la Cena d'autore, Gaetano Martini proprietario del ristorante "Il Cigno" di piazza d'Arco ha scelto una serie di varianti cromatiche per tessere il menú della serata. Un po' in onore dei vari generi letterari, un po' per essere fedele alla sua attenzione per tutti gli accostamenti, da quelli degli arredi a quelli dei quadri e dei cibi serviti.
    Il Tano Martini ha aperto, dopo l'aperitivo, con una terrina variopinta di verdure con insalata novella e aceto balsamico; quindi una zuppa fredda di melone, da una ricetta dello Stefani, da servire fredda fredda (il dolce del melone č intaccato dal caramello dei semi tostati).
    A seguire un risotto morbido al pomodoro, su ricetta di Petronilla, una pediatra mantovana che tra le due guerre teneva una fortunata rubrica di gastronomia sulla "Domenica del Corriere"; poi coniglio in porchetta e budino con salse di tre colori.
    Vino Tocai, rosso del Briccone e un vinsanto umbro. A gioire dell'arcobaleno da fine estate di questa cena antica e raffinata sono stati Cathleen Schine —che si č ripresa dai sui digiuni mattutini in occasione delle colazioni con l'autore— Patrick McGrath, naturalmente il gourmet spagnolo Vázquez Montalbán, Erica Jong e De Crescenzo, rigorosamente seduti tra i loro lettori. Ottanta e non di piu. (Tina Guiducci, Gazzetta di Mantova 12.09.98)